sabato 12 agosto 2017

Sto iniziando ad ascoltare il mio corpo

Qualche giorno fa, una giovane cliente che sta facendo con me un percorso di sessioni di riequilibrio biodinamico, nella chiacchierata introduttiva alla sessione, ha risposto alla domanda: "Come sta andando" con un: "Bene, sto iniziando ad ascoltare il mio corpo".

Una parte di me ha esultato. Mi riempie sempre di gioia, quando a un certo punto del loro percorso, le persone mi dicono questa frase, che, in tutta la sua semplicità, è in realtà di una potenza incredibile. Persone che arrivano da me spaventate, tese, spesso esaurite, e che dopo qualche sessione mi dicono: ho reiniziato ad ascoltarmi, ho reiniziato a sentirmi, e posso utilizzare questa mia abilità nella mia vita quotidiana.

Oggi stavo ripensando a questa sua semplice ma fondamentale affermazione. E questo ha contribuito ancora di più a farmi comprendere qual è, per me, il senso del mio lavoro. Far ritornare le persone a sè stesse, in contatto, e renderle autonome.

Credo fermamente nell'effetto sociale a catena che persone presenti a sè stesse e responsabili possono portare. Saranno padri e madri in ascolto, saranno professionisti attenti al cliente, saranno persone che avendo imparato ad ascoltarsi, si rapporteranno con gli altri a partire dal cuore.

Sì perchè alla fine sta qui il segreto.

Una persona che si ascolta, attenta  alle parole che il suo corpo le dice, che si rispetta, si relazionerà con gli altri non a partire dalla rabbia o dalla paura, ma dal cuore.

Maria Cristina Leboffe
(tutti i diritti riservati)


The more we connect with others
and embrace the reality of our interconnected nature,
the more we’ll live with meaning, compassion, equanimity, and purpose.

Più entriamo in contatto con gli altri
e comprendiamo la realtà della nostra natura di essere inteconnessi,
più vivremo la nostra vita con significato, compassione, equanimità e scopo.
(Daniel Siegel) 


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